L’acido formico è al centro delle ricerche scientifiche perché è una risorsa preziosa per l’energia rinnovabile. Leggi di più.

L’acido formico è una sostanza chimica che si trova naturalmente in alcune piante e insetti, oppure può essere prodotto sinteticamente per vari scopi industriali. 

Una delle ragioni principali per cui questa sostanza sta attirando l’attenzione nel contesto dell’energia rinnovabile è la sua capacità di essere utilizzata come vettore energetico: infatti, può essere impiegata per immagazzinare e trasportare grandi quantità di energia.

Acido formico: perché è importante

L’acido formico è molto importante nel contesto delle energie rinnovabili perché offre diversi vantaggi: in primo luogo, può essere prodotto sia da fonti sostenibili, come biomasse e l’anidride carbonica presente nell’aria, che da processi industriali che utilizzano energie rinnovabili, come l’energia solare, eolica o idroelettrica.

Inoltre, l’acido formico è fondamentale perché può essere utilizzato anche come fonte di idrogeno per le celle a combustibile, ovvero dispositivi elettrochimici che convertono l’energia chimica di un combustibile direttamente in energia elettrica.

Vediamo di seguito una delle scoperte più recenti che permette di trasformare la CO2 in acido formico utilizzando le batterie al piombo acido. 

Trasformare CO2 in acido formico

Un recente studio condotto da un team di scienziati dell’Università di Auckland ha portato alla scoperta di una tecnologia innovativa che utilizza batterie al piombo acido di scarto per trasformare la CO2, un inquinante atmosferico, in acido formico.

Per la prima volta, gli studiosi hanno utilizzato le batterie al piombo acido come catalizzatore per creare un sistema di conversione efficace che permette di trasformare fino al 93% della CO2 in acido formico, offrendo così un risultato sorprendente nell’ambito della sostenibilità energetica.

Tuttavia, nonostante i notevoli progressi, questa tecnologia presenta ancora delle sfide da affrontare prima di poter essere implementata su larga scala. Nel frattempo però, in Svizzera, è già all’opera il primo impianto che produce energia grazie all’acido formico.

Estrarre idrogeno dell’acido formico

Nasce in Svizzera il primo impianto che estrae l’idrogeno dall’acido formico per produrre energia elettrica, dalla collaborazione tra l’azienda GRT Group e il team di ricerca del Professor Gabor Laurenczy presso il Politecnico di Losanna (EPFL).

L’impianto integra una tecnologia avanzata che estrae idrogeno dall’acido formico e lo reimpiega in un sistema di celle a combustibile per generare elettricità. Questo approccio innovativo non solo sfrutta in modo efficiente le risorse disponibili, ma offre anche una soluzione completa per la produzione di energia da fonti sostenibili.

L’acido formico per affrontare le sfide dell’idrogeno

L’idrogeno è una fonte di energia verde, pulita e sostenibile che può fornire energia in vari settori, tra cui la mobilità, il riscaldamento e l’elettricità. Anche se molti ritengono che la produzione di idrogeno abbia un impatto ambientale negativo, in quanto deriva dalla raffinazione del petrolio o del gas naturale, l’idrogeno può essere estratto anche tramite l’elettrolisi dell’acqua, utilizzando fonti di energia rinnovabili, come il sole o il vento, a zero emissioni.  

Una problematica relativa all’idrogeno riguarda invece lo stoccaggio di questa risorsa che, essendo altamente infiammabile, possiede un alto rischio incendio. Impiegare l’acido formico come vettore di idrogeno rappresenta quindi una soluzione innovativa per affrontare le sfide dello stoccaggio e del trasporto sicuro di questo combustibile. 

Grazie alla sua capacità di rilasciare l’idrogeno in modo controllato e sicuro, senza rischi di esplosioni o fughe, l’acido formico offre pertanto un approccio promettente per facilitare l’adozione dell’idrogeno come risorsa energetica sostenibile.

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